“Piazza anarchica” (Android) e “gabbia dorata” (iOS)

iOS e Android

Modificata da Pietro Marzio. Immagini prelevate da http://www.e2save.com e http://www.techairlines.com

C’era una volta il il telefonino, dispositivo mobile usato prevalentemente per effettuare chiamate e inviare sms. Prendiamo ad esempio il Nokia 3310 (2000): chiami, messaggi e al massimo giochi a Snake. Nulla di più! Poi, il progresso: chiami, messaggi, fai foto, ti connetti ad internet, sai dove sei, controlli la posta, giochi (sicuramente non a Snake!), ascolti musica, etc… Il telefonino è diventato uno smartphone, immancabile e sempre con te. L’evoluzione è avvenuta come hardware e come software. Entrambe importanti ma solo una realmente a contatto con l’utente: il software di base o più comunemente chiamato “il sistema operativo“.  Oggi, 5 Maggio 2013, abbiamo una moltitudine di sistemi operativi mobile dei quali solo due si sono affermati con prepotenza: Android e iOS. Se con il Nokia 3310 eravamo liberi solo di giocare a Snake, ora che siamo nel 2013, cosa possiamo fare con un sistema operativo molto più evoluto? Cerchiamo di analizzarli entrambi.

La parola d’ordine di Android è “libertà”. Proprietà di Google dal 2005, Android, al contrario di iOS, è un sistema operativo open source. Ispirandosi al “mondo” Linux perchè basato su di esso, anche Android viene personalizzato sia per quanto riguarda la grafica, sia per quanto riguarda opzioni e funzioni. Infatti chiunque può modificare ogni aspetto software del sistema. Così, l’utente Android trova davanti a sè un mondo speciale: il mondo del “modding”, l’operazione di modifica sul lato software del dispositivo. Non è difficile trovare in rete tutorial su come modificare i launcher, installare applicazioni che non fanno parte del Google Play Store, o addirittura modificare l’intero sistema operativo. Il problema è che queste operazioni non sono da tutti: ci vuole un mix di praticità, pazienza e coraggio.

Android vanta la maggiore percentuale di presenza nel mercato di tutto il mondo. Questo perchè montato dai maggiori produttori nel campo della telefonia su moltissimi dispositivi. Ma non è tutt’oro quello che luccica: la presenza di Android su una vasta gamma di terminali rende la vita davvero difficile a chi sviluppa applicazioni, che si ritrova a dover fare i conti con uno svariato numero di risoluzioni di schermo, limitazioni di velocità e compatibilità di sistema. Il risultato è, spesso e volentieri, applicazioni con bug non ottimizzate per tutte le distribuzioni Android, che possono influenzare di molto l’instabilità dell’intero sistema.

Altra nota negativa è che recentemente Android è diventato il bersaglio più importante per gli attacchi di malware. Ciò compromette la sicurezza del sistema e di conseguenza i dati personali del proprietario del dispositivo.

Il più grande antagonista di Android è iOS. Con la presentazione del primo iPhone (2007), il successo di iOS è stato incontrastabile. Infatti l’iPhone, frutto della mente geniale di Steve Jobs, si affermò da subito per la sua semplicità d’uso e per la differenza sostanziale con gli smartphones concorrenti. Il sistema operativo mobile dell’azienda di Cupertino è, fin dalle origini, un sistema chiuso, che punta a bloccare installazioni di applicazioni “di terze parti” con origini sconosciute.

L’App Store è costantemente controllato e ogni singola applicazione viene visionata e testata attentamente prima di essere pubblicata e resa disponibile al download, fornendo applicazioni meno “buggate” rispetto ad Android, proprio perchè iOS gira solo su dispositivi Apple, e quindi con risoluzioni e prestazioni standard. Questo rende praticamente impossibile l’installazione di applicazioni malevoli ma nel contempo limita di molto la libertà dell’utente, eliminando qualsiasi modifica possibile sotto l’aspetto grafico e funzionale. A fronte di una maggiore rigidità, il sistema protegge maggiormente l’utente limitando l’invio di dati e applicazioni a dispositivi non iOS. Questo spiega perché il jailbreak è e rimarrà sempre una via alternativa non riconosciuta dalla Apple.

Gli utenti, quindi, cercano nell’iPhone (o iPad o iPod o “iChessia”) il prodotto finito semplice e pronto all’uso. Forse, il vero punto di forza è il fascino del brand Apple, che ha sempre deliziato chiunque vedesse prodotti con “la mela morsicata”. Oltre a questo, è noto come la Apple sia intenta a controllare tutto il suo ecosistema, un impero basato su una filosofia di leggi e principi rigidi immodificabili. Allo stesso tempo è saldamente convinta di portare avanti le idee di Jobs, provocando così l’invidia, e non pochi problemi, alla concorrenza. Dopo la presentazione del primo iPhone, infatti, le grandi aziende produttrici di smartphones hanno sempre cercato di imitare e contrastare quello che stava diventando il simbolo della nuova era dei dispositivi mobili. Tutto nasceva esclusivamente “anti-iPhone”.

Fonte: camacom.it

Fonte: camacom.it

Cosa scegliere? Il confronto non è semplice. Camminare da soli e personalizzare qualsiasi cosa ha i suoi rischi. Android è come una piazza anarchica: accessibile a tutti senza leggi o regole che possano limitare l’utente. Per questo, forse, Android non riesce a schiacciare iOS. Chi si avventura nel mondo del “modding” deve sapere a cosa va incontro e gli eventuali rischi che può correre. La cosa certa è che il risultato finale è uno smartphone personalizzato al dettaglio e secondo i gusti e le scelte personali. iOS, al contrario, è come una gabbia dorata: per quanto possa essere favoloso il design Apple, rimane chiuso a livello software. Sceglierlo è restare sicuri del fatto che, mano per mano a mamma Apple, non si subiscano danni dal mondo digitale “non-iOS”. L’ingabbiato non sa, o meglio ancora non gli interessa, che può avere maggiore personalizzazione con altri sistemi operativi mobile.

Ma cosa cerca l’utente? Dipende con chi si sta parlando. iOS per antonomasia è definito come “il sistema operativo più intuitivo”. Questo accadeva in tempi non recenti. Android ha fatto passi da gigante nel miglioramento dell’interfaccia, fino ad arrivare all’indagine condotta dalla Siegel+Gale che afferma:

A livello di marchio, Apple è percepito come più semplice di Samsung, ma a livello di prodotto, Samsung batte totalmente la concorrenza, sopratutto quella di iPhone

La cosa importante è seguire i propri gusti. Se avete istinti da “smanettoni”, Android fa per voi. Se volete qualcosa di pronto, iOS è la scelta giusta. Se volete effettuare una chiamata, non so come aiutarvi.

Fonti:

Wikipedia

http://www.techgenius.it/63215/siegelgale-gli-smartphone-samsung-con-android-sono-piu-semplici-di-iphone/